L’amico ubichinolo e il suo influsso su cuore e colesterolo

L’ubichinolo è la forma ridotta del Coenzima Q10, un antiossidante che volge un ruolo fondamentale per le nostre cellule. Ma altresì per prevenire malattie del cuore e gli effetti dannosi del colesterolo.

L’ubichinolo svolge infatti un’attività importante nel compartimento vascolare, prevenendo l’ossidazione delle LDL (lipopoteine a bassa densità, il cosiddetto colesterolo cattivo).

E’ infatti l’ossidazione -l’eccesso di radicali liberi nell’organismo per dirla in parole semplici- a rendere pericoloso il colesterolo, unitamente alla glicazione -eccesso di glucosio.

Vi sono vari studi a supporto del fatto che l’integrazione di Coenzima Q 10 e di ubichinolo abbia effetti benefici in più tipi di pazienti e per diversi rischi cardiovascolari.

Ad adiuvandum, l’ubichinolo contribuisce anche a rendere migliore la nostra pelle, visto che l’ossidazione cellulare è causa di invecchiamento!

Ubichinolo e colesterolo HDL

Una metanalisi ha concluso che l’integrazione di Coenzima Q10 ha ridotto il colesterolo totale e aumentato i livelli di colesterolo HDL (lipoproteine a alta densità, il colesterolo buono) nei pazienti con malattia coronarica.

Nei soggetti dislipidemici –ovvero persone con alterazioni della quantità di lipidi nel sangue in particolare trigliceridi e colesterolo- la somministrazione di 120 mg/die di Coenzima Q10 per 24 settimane ha ridotto le concentrazioni di trigliceridi e colesterolo LDL e aumentato la lipoproteina A-1 (la proteina primaria associata alle HDL).

Nel contesto della malattia coronarica, una recente revisione sistemica segnala come l’integrazione di Coenzima Q10 abbia ridotto significativamente il colesterolo totale e aumentato i livelli di c-HDL senza influenzare i TG e il c-LDL.

Ubichinolo e disfunzione endoteliale

Uno studio italiano randomizzato in doppio cieco ha studiato i cambiamenti nella vasodilatazione endoteliale.

I soggetti analizzati, in totale 48, avevano una dislipidemia moderata, ovvero valori moderati di trigliceridi e colesterolo.

Si è valutato come l’integrazione di ubichinolo agisse sulla FMD (Dilatazione mediata dal flusso).

I dati dei 48 partecipanti che hanno completato lo studio hanno dimostrato un aumento significativo della dilatazione di flusso in entrambi i gruppi trattati rispetto al gruppo placebo e un marcato aumento del CoQ10 plasmatico, sia totale sia  ridotto.

Il tempo di ritardo dell’ossidazione delle LDL è migliorato significativamente in quelli che hanno ricevuto 200 mg/giorno.

L’ubichinolo ha migliorato significativamente la disfunzione endoteliale correlata alla dislipidemia. Questo effetto era fortemente correlato all’aumento della biodisponibilità dell’ossido nitrico ed era in parte mediato da una maggiore protezione antiossidante delle LDL.

Ubichinolo e statine nei pazienti iper colesterolemici

L’uso di statine per ridurre la sintesi del colesterolo influenza anche i livelli di Coenzima Q10. Perciò, dare ubichinolo a pazienti trattati con questi farmaci è una delle soluzioni analizzate.

La combinazione ubichinolo statine è stata di recente proposta per apportare benefici ai pazienti ipercolesterolemici con insufficienza cardiaca cronica.

In questi casi l’accoppiata Coenzima Q10 statine si è rivelata utile pe evitare effetti collaterali miopatici, nonché pe migliorare l’attività degli enzimi antiossidanti e ridurre l’infiammazione.

Già un lavoro del 2012 aveva evidenziato come una somministrazione di sei mesi di Coenzima Q10 in pazienti di diverse età che assumevano statine aveva un effetto protettivo: il dolore diminuiva in media del 53,8%, la debolezza muscolare del 44,4%. I livelli di Coenzima Q10 erano aumentati di oltre il 194%.

Colesterolo, ubichinolo e …un equivoco da sfatare

Il colesterolo è una molecola fondamentale per l’organismo che appartiene alla famiglia dei lipidi. Esso è un componente delle membrane cellulari e viene prodotto all’80% in modo endogeno, ovvero dal corpo stesso.

Quel che non viene mai detto, è che il colesterolo è il precursore di tutta la cascata ormonale.

Non solo, l’organismo usa il colesterolo per produrre la vitamina D, gli estrogeni, il testosterone. Perciò, la guerra non va fatta al colesterolo in quanto tale –a meno che i valori non siano effettivamente preoccupanti- bensì all’ossidazione e alla glicazione.

Pericoloso, è il colesterolo glicato

che si verifica quando abbiamo una glicemia alta: la glicemia influisce sull’accumulo di colesterolo LDL, quello cattivo.

Inoltre, è pericoloso il colesterolo ossidato in quanto favorisce la degenerazione aterosclerotica.

 

Per questo, un antiossidante come il Coenzima Q10 anche nella sua forma ridotta di ubichinolo è importantissimo per abbassare lo stato infiammatorio e ridurre i rischi legati all’ossidazione cellulare.

Controllare lo stress ossidativo è il vero problema, molto più rilevante del valore del colesterolo in sé.

Ubichinolo, un dono non solo per il colesterolo: soprattutto se è tecnologia Medis™

La Tecnologia Medis™, che è alla base degli integratori di Epinutrics, siano essi il Chaga, il coenzima Q10, la vitamina D, il sulforafano, favorisce la bio disponibilità e la bio-accessibilità cellulare.
Medis™ è un metodo che consente di sviluppare integratori dietetici con caratteristiche ben più ampie rispetto a quelle nutrizionali: essi aiutano infatti le funzioni del corpo a stimolare il sistema immunitario in generale, a resistere alle nuove infezioni e a debellare quelle esistenti, oppure ad aumentare le riparazioni e le guarigioni dei tessuti.

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Bibliografia

  • Coenzyme Q10 and Cardiovascular Diseases. Antioxidants (Basel). 2021 Jun 3;10(6):906
  • Combining Ubiquinol With a Statin May Benefit Hypercholesterolaemic Patients With Chronic Heart Failure. Heart Lung Circ. 2020 Feb;29(2):188-195.
  • Ubiquinol Ameliorates Endothelial Dysfunction in Subjects with Mild-to-Moderate Dyslipidemia: A Randomized Clinical Trial. Nutrients. 2020 Apr 15;12(4):1098.

 

 

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