La privazione del #sonno non altera solo l’attività cerebrale
La privazione del #sonno non altera solo l’attività cerebrale, ma CAMBIA anche la CONNESSIONE tra i NEURONI. Entrambi i cambiamenti hanno un effetto significativo sulla #memoria di #lavoro e sulle #prestazioni #cognitive.
Questo processo è chiamato #neuroplasticità. Durante il sonno, le connessioni rilevanti vengono ulteriormente rafforzate e quelle irrilevanti si indeboliscono.
In caso di privazione del sonno, questo indebolimento delle connessioni irrilevanti non ha luogo. L’ECCITABILITÀ CORTICALE rimane aumentata, il che porta a una trasmissione del segnale compromessa. Nuovi stimoli e informazioni esterni possono quindi essere elaborati solo male o per niente e l’apprendimento diventa più difficile.
Poiché la PLASTICITÀ e L’ECCITABILITÀ del cervello dipendono dal SONNO, potrebbe svolgere un RUOLO nella PREVENZIONE delle MALATTIE con DEFICIT COGNITIVI. Esempi di tali malattie sono il morbo di #Alzheimer, che è spesso accompagnato da disturbi del sonno, e la depressione maggiore.
Con la #depressione l’attività cerebrale e la neuroplasticità sono ridotte, e questo potrebbe essere contrastato dalla privazione del sonno.
Link articolo
https://neurosciencenews.com/sleep-deprivation-cognition-22463/
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