Danni da campi elettromagnetici: come proteggersi.
Il nostro DNA è come una bobina.
Il prof Pier Giorgio Spaggiari, medico e fisico, già direttore di ospedali e ricercatore dell’Istituto di Tecnologie Biomediche Avanzate del CNR, fa sempre il paragone fra la bobina della radio e il nostro DNA.
La doppia elica del DNA è simile al condensatore e al circuito di rame che fa funzionare la radio.
In ogni singola cellula abbiamo un circuito oscillante che emette un campo elettromagnetico. La comunicazione delle cellule non è solo biochimica, ma biofisica!
Perciò, noi siamo esseri bio-risonanti, in grado di ricevere informazioni dall’esterno e di generarne dall’interno.
In virtù di questo, i campi elettromagnetici di alta intensità, quelli artificiali, ben diversi dal naturale magnetismo terrestre, ci provocano danni da cui è necessario proteggersi.
Siamo costituiti per gran parte di acqua.
Grazie ad essa tutte le reazioni biochimiche avvengono nel momento giusto, nel tempo giusto, per effettuare la reazione giusta. Come è possibile?
L’acqua si organizza in particolari raggruppamenti chiamati “domini di coerenza” che, vibrando a una opportuna frequenza, consentono di attirare molecole che oscillano alla stessa frequenza.
Tutto nel nostro organismo, avendo una massa, ha un’energia e vibra a una determinata frequenza!
Le radiazioni da EMF si irradiano nelle nostre cellule e squilibrano i milioni di impulsi elettrici che esso usa per la normale attività cellulare.
La prova? La risonanza magnetica ma anche….gli orologi da polso!
Come fa un orologio da polso a rilevare i nostri parametri vitali? Mentre corriamo, mentre viviamo?
Usano la biofisica, rilevano le frequenze del corpo e delle cellule!
In particolare, si rileva l’onda caratteristica di quella persona perché non siamo tutti uguali.
Le nostre frequenze modificano il ritmo sonno veglia, il nostro cervello ha onde beta, alfa, gamma. Il nostro cuore ha un campo elettrico, che viene registrato durante un semplice elettrocardiogramma.
Ma altresì quando facciamo la risonanza magnetica nucleare: vi siete mai chiesti cosa avviene?
Il nucleo di idrogeno nelle cellule (siamo fatti di acqua!) viene influenzato dal campo magnetico prodotto dal radiologo. Le cellule obbediscono alla variazione di campo magnetico, perché siamo esseri risonanti.
Riuscite ora a immaginare quali danni sono in grado di produrre i campi elettromagnetici in cui siamo immersi e capite perché proteggersi diventa imperativo?
Danni da campi elettromagnetici: stress ossidativo, infiammazione, rotture del DNA. Rischi da cui bisogna proteggersi.
Se una risonanza magnetica influenza le nostre cellule, che effetto avranno le piccole onde frattali ad altà densità della moderna telefonia che raggiungono i 2 o 3 Giga Hertz e saliranno ulteriormente?
La frequenza di Schumann, quella del pianeta, che incrementa il rilassamento, si assesta intorno agli 8 Hz (seppur la NASA registri un innalzamento progressivo e costante di essa).
La rete elettrica normale è a 50 Hz e, come spiega il dottor Alessandro Gelli, esperto in materia e autore di numerosi libri, già influenza la endosintesi della melatonina notturna. Pensate ora ai MegaHertz o a i Gigahertz della telefonia, alle onde emesse da un qualsiasi Wi-fi.
Varie ricerche mostrano già ampiamente i danni da campi elettromagnetici: stress ossidativo, infiammazione, anomalie del microbiota (i batteri e i virus sono influenzati dai campi a seconda di frequenza, intensità e tempi di esposizione).
Come spiega il dottor Gelli
Alcuni campi favoriscono la sovracrescita batterica alimentando l’effetto boomerang degli antibiotici
Ma non è tutto.
Dosi elevate di CEM causano rotture letali danneggiando entrambi I filamenti di DNA, basse dosi causano rotture singole, facilmente riparabili senza danni permanenti.
Le cellule sopravvissute all’esposizione a basse dosi, pur essendo apparentemente normali, accumulano danni e ciò avviene anche in quelle non direttamente irradiate, per scambio di molecole di segnale e reazioni tissutali complesse
Danni da campi elettromagnetici: aborti e ridotta funzionalità spermatica.
Uno studio condotto in California su 900 donne in gravidanza e pubblicato su Scientific Reports del gruppo Nature ha registrato un aumento del 270% di aborto nelle più esposte alle radiazioni non ionizzanti generate dai campi elettromagnetici.
Al pari in 21 studi su 27 si è registrata una ridotta motilità spermatica, con elevate produzioni di ROS (danno ossidativo) e danni al DNA.
Giocoforza, essendo noi esseri bio risonanti, vi è una interferenza costante sui nostri fenomeni bio elettrici: più le onde sono fitte, più l’impatto è alto. Vale non solo per i CEM ma anche per le onde acustiche.
Il cuore, in particolare, ha un campo magnetico 5.000 volte più intenso di quello del cervello.
La riduzione della endosintesi del glutatione, uno degli antiossidanti più potenti che abbiamo, è un altro di questi effetti. Come spiega inoltre il dottor Gelli,
Alcuni metalli pesanti risuonano con i CEM. Essi riducono non solo il glutatione ma anche la catalasi e la SOD (superossidodismutasi)
Queste sono minacce reali, da bisogna proteggersi.
Siamo esseri bio risonanti? Ce lo dimostrano i metereopatici!
Nel 1976 il biofisico Fritz-Albert Popp ha dimostrato che il DNA emette spontaneamente biofotoni durante le operazioni di apertura e chiusura delle sezioni, che ne permettono l’ espressione genetica. L’importanza della scoperta è stata confermata dagli scienziati eminenti come Herbert Froehlich e premio Nobel Ilya Prigogine, ma successivamente l’ accademia scientifica ha ostacolato il proseguimento degli studi di Popp.
Ma già nel 1922 la biologa russa Alexandra Gurwitsch dimostrò il fenomeni, concludendo che queste particelle dovevano appartenere alla banda di lunghezza d’onda dei raggi ultravioletti.
Oggi, è acclarato che siamo esseri bio elettrici. E bio risonanti.
Il centro ricerche in bio climatologia dell’Università di Milano sancisce la distinzione fra metereopatici veri, che sono circa il 5% della popolazione e meteo sensibili che sono il 40%, con disturbi come stanchezza e fluttuazioni dell’umore.
I sintomi più gravi sono palpitazione, tachicardia, fiato corto, dolori articolari e muscolari, cefalee. Ad esempio, prima di un temporale quando cambia la ionizzazione dell’aria, il fenomeno si avverte: gli ioni positivi, che sono fastidiosi per i metereopatici diventano negativi grazie alle scariche dei fulmini dopo il temporale
Chi è sensibile prova modificazione della temperatura, della pressione.
A primavera, oltre alle variazioni climatiche ci sono brusche variazioni dell’elettricità nell’aria e del magnetismo.
Prima e dopo un temporale vi è una forte differenza di potenziale in Volt!
La moderna biofotonica utlilizza lo scambio di informazioni luminose (laser) per lo sviluppo e sperimentazione di nuove metodologie terapeutiche e diagnostiche basate su nano-particelle al fine di simulare ciò che avviene nella comunicazione del bio-fotoni nel sistema vivente.
Proteggersi dai danni da campi elettromagnetici è possibile?
Alla fine, appurato tutto questo, cosa possiamo fare per preservare la nostra biologia e il nostro organismo dai danni da campi elettromagnetici, sempre più pervasivi?
La notizia rassicurante è che la biofisica ha creato strumenti che rendono possibile proteggersi.
Uno di questi, si chiama Vitalizing card. E usa la scienza fotonica, abbinata a principi di risonanza naturali.
La Vitalizing card armonizza le disfunzioni create all’organismo dai campi elettromagnetici, ne riduce gli effetti e riequilibra il rapporto fra noi e l’ambiente.
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