Contro le rughe sottili? L’ubichinolo

Contro le rughe sottili, l’invecchiamento, il decadimento della elasticità della pelle uno dei maggiori alleati è l’ubichinolo.

L’ubichinolo è una delle due forme del Coenzima Q10, uno dei soldati più forti del nostro sistema antiossidante.

Il Coenzima Q 10, insieme alla vitamina C, alla E, ai carotenoidi, al selenio e ad altri elementi dell’organismo costituisce l’esercito che combatte i radicali liberi.

I processi metabolici, in quanto produzione di energia, creano scorie sotto forma di ROS (Reactive Oxygen Species). Ul sistema antiossidante provvede a riequilibrarle in quanto pro infiammatorie.

Ma l’eccesso di scorie proviene da ben altro:  radiazioni, inquinanti, fumo, sostanze chimiche, stress emotivo, campi elettromagnetici, regimi alimentari squilibrati.

Tutto questo porta la cellula ad avere lacuna di ossigeno e apre la via all’infiammazione cronica silente foriera di patologia. Oltre a tutto, l’eccesso di scorie fra cui i radicali liberi è decisamente pro invecchiante.

La pelle è un organo. E come tale, sensibile allo stress ossidativo.

La biosintesi del coenzima Q10 (e dell’ubichinolo) diminuisce con l’età

Diversi lavori hanno messo in luce che l’integrazione orale con molecole antiossidanti è in grado di proteggere le cellule della pelle dai danni causati dai radicali liberi. L’effetto è rallentare  il processo di invecchiamento cutaneo, riducendo rughe e linee sottili e migliorando l’elasticità e la luminosità della pelle.

La capacità antiossidante dell’ubichinolo è ben documentata anche in questo ambito.

Da dove viene l’ubichinolo? Esso è, insieme all’ubichinone, la forma ridotta biologicamente attiva del coenzima Q10, dotata di capacità antiossidanti e bioenergetiche, cruciale nel processo di invecchiamento.

La biosintesi del CoQ10 diminuisce, infatti, con l’età in diversi tessuti, inclusa la pelle.e la sua biosintesi può essere modulata dagli inibitori della 3-idrossi-3-metil-glutaril-coenzima A (HMG-CoA) reduttasi come le statine, tanto che è già stato dimostrato come la deprivazione di CoQ10 indotta dalle statine sia associata allo sviluppo di un fenotipo di senescenza in fibroblasti dermici umani in coltura (HDF).

Quanto è efficace integrare ubichinolo?

Contro le rughe sottili ma altresì efficace per eritemi, rossori, senescenza dei fibroblasti, le cellule della pelle.

Vi sono vari studi che comprovano l’efficacia della integrazione di ubichinolo sulla pelle.

Uno studio pubblicato su Journal of Dermatological Science ha usato modelli animali esposti a raggi UV, dimostrando successivamente che l’ubichinolo può ridurre i danni in modo significativo.Eritema, rossore, piccole rughe erano incluse nel miglioramento.

Un altro studio pubblicato su BioFactors, svolto sull’uomo, ha esposto i partecipanti ai raggi UV mostrando che l’integrazione con ubichinolo favoriva la riduzione delle rughe e un miglioramento generale dell’aspetto della pelle rispetto al gruppo di controllo.

Gli effetti sui fibroblasti, le cellule della pelle

La ragione dell’efficacia contro le rughe sottili dell’ubichinolo è legata all’effetto sui fiboblasti.

Un altro studio del 2021 ha confrontato soggetti che avevano integrato con Coenzima Q10  con l’HDF privato di questa sostanza –quindi di ubichinolo e ubichinone- rilevando l’efficacia dell’integrazione nel preservare la senescenza dei fibroblasti, le cellule della pelle.

L’ubichinolo è risultato più biodisponibile dell’ubichinone alla stessa concentrazione (15 μg/mL) e ha migliorato significativamente lo stato ossidativo cellulare anche all’interno dei mitocondri isolati, evidenziando un efficace rilascio subcellulare.
Nel fenotipo senescente, l’ubichinolo si è mostrato anche più efficace dell’ubichinone nel combattere il fattore di invecchiamento. Il fenotipo senescente era quantificato in termini di positività alla β-galattosidasi, p21, collagene di tipo 1 ed elastina a livello di espressione genica e proteica.

Ubichinolo e mantenimento del peso corporeo

Nel migliorare l’efficienza dei mitocondri, l’ubichinolo aiuta a mantenere il peso corporeo. L’ubichinolo aumenta infatti l’espressione di geni come SIRT-1 e PGC-1°, coinvolti nella creazioni di nuovi mitocondri –cosa che migliora la capacità del corpo di bruciare calorie e grassi.

Uno studio pubblicato su Journal of Medicinal Food ha esaminato gli effetti dell’ubichinolo sulla composizione corporea e sul metabolismo energetico in adulti sovrappeso: i partecipanti che hanno assunto ubichinolo hanno mostrato miglioramenti significativi nella composizione corporea, inclusa una riduzione del grasso corporeo e un aumento della massa magra. Inoltre, è stato osservato un aumento del dispendio energetico a riposo, suggerendo un effetto positivo sull’efficienza metabolica.

lcuni studi recenti suggeriscono anche che l’ubichinolo possa migliorare la sensibilità all’insulina.

.