Come far produrre al corpo le proteine giuste?

Ebbene si, abbiamo scritto proprio questo: come far produrre al corpo le proteine giuste?

Il nostro corpo è una macchina proteica. I nostri geni contengono informazioni idonee a produrre proteine ed esse servono a far funzionare i processi fisiologici dell’organismo.

La scienza epigenetica, vent’anni fa, ha scoperto che questo processo è influenzato dall’ambiente per oltre il 90%.

Perciò, noi possiamo far produrre al corpo le proteine giuste, semplicemente agendo sui fattori ambientali.

Perché i geni sono come interruttori: possiamo accendere quelli giusti e tenere silenti quelli che, ad esempio, ci predispongono a una malattia.

L’esempio della serotonina e della predisposizione allo stress

La serotonina, come ben sappiamo, è un neurotrasmettitore che produce diversi effetti benefici sulla stabilizzazione della risposta emozionale.

Una proteina codificata da uno specifico gene trasporta la serotonina nel cervello.

Ebbene, alcuni studi rivelano che l’esposizione a stress prolungati, in particolare nelle prime fasi dello sviluppo, influenza questo gene, con la conseguente riduzione di proteine deputate al trasporto della serotonina.

In questo modo, soprattutto nelle prime fasi dello sviluppo socio-emozionale, il bambino rischia di essere più vulnerabile nel fronteggiare le successive condizioni di stress.

Il processo attraverso cui il gene viene influenzato si chiama metilazione. Ma che cos’è, questa metilazione del DNA?

Possiamo far produrre al corpo le proteine giuste: la metilazione del DNA

La metilazione è una specie di interruttore biochimico, grazie al quale alcune zone del gene vengono spente.

In pratica, composti chimici detti gruppi di metile, riducono l’ espressione di quel gene. La alterano in modo permanente.

Fra i fattori che influiscono sulla metilazione vi sono senza dubbio inquinanti e stress. In particolare, lo stress nei primi anni di vita costituisce uno dei fattori che potrebbero sollecitare la metilazione del DNA.

La metilazione si riduce con l’età, determinando una diminuzione di molti interventi di disintossicazione e di riparazione che l’organismo deve eseguire momento per momento al fine di mantenere un buon stato di salute.

L’esempio dei topi agouti: come la metilazione del DNA ha spento la malattia

Nel 2003, i ricercatori di NIEHS  (National Institute of Environmental Health Sciences) hanno fatto un eseperimento sul topo agouti, che ha un gene causa di colorito giallastro, obesità e inclinazione a sviluppare malattie come cancro e diabete.

I ricercatori hanno nutrito il topo con una dieta ricca di gruppi di metile. Grazie ai processi epigenetici, i gruppi di metile si sono fissati sul DNA della mamma e hanno spento il gene agouti. Di conseguenza, molti dei topini sono nati magri e marroni e non più inclini alle malattie.

La metilazione infatti blocca l’espressione del gene, ad esempio impedendo ad apposite proteine di trascrivere il DNA.

Lo studio è stato il primo a dimostrare che non sono solo i geni a determinare la malattia, ma anche l’ambiente e l’alimentazione.

Aiutare il corpo a produrre le proteine giuste? Ecco un integratore straordinario

La S-adenosil-L-metionina è un composto naturale prodotto dall’organismo, fondamentale per almeno 40 serie di reazioni biochimiche e per la metilazione del DNA.

Il SAM-e è infatti un donatore di metile, cede questi composti chimici ad altre sostanze per andare incontro ai bisogni dell’organismo.

La sintesi di SAM-e avviene quando l’organismo combina l’aminoacido essenziale metionina, ricavata da fonti alimentari o da dagli integratori dietetici, con l’adenosin trifosfato (ATP), la principale molecola energetica dell’organismo. In questa specifica condizione, la SAM-e, talvolta definita come “metionina attiva” è pronta all’uso per molti processi organici.

Includere la SAM-e tra gli integratori assunti quotidianamente è, in effetti, una buona idea, perché la quantità di SAM-e che si ricava dalle fonti alimentari è veramente esigua.

I vantaggi di assumere SAM-e

Potreste pensare che, dal momento che le proteine alimentari – che sono composte da aminoacidi – contengono metionina, l’integrazione di questo aminoacidi essenziale o l’ingestione di una maggiore quantità di proteine potrebbero essere sufficienti ad aumentare il libello di SAM-e nell’organismo. Sfortunatamente, non è così. Sebbene il consumo di una dieta a basso contenuto proteico possa ridurre la capacità di sintesi della SAM-e da parte dell’organismo, l’ingestione di grosse quantità di proteine non aumenterà necessariamente la produzione di SAM-e.

Integrare la SAM-e è senza dubbio un modo per aiutare l’organismo nella metilazione, giocofoza nella produzione delle proteine  giuste ai fini di una buona salute.

Per esempio, nel caso di cardiopatie, esistono prove convincenti che una migliore metilazione possa ridurre la produzione di omocisteina, – una aminoacido di natura tossica, risultato del metabolismo della metionina – riducendo quindi il rischio di danni alle arterie e ad altri vasi sanguigni. Tra gli altri vantaggi offerti dai donatori di metile, abbiamo la protezione nei confronti di tumori, malattie cerebrali e quelle del sistema nervoso, disturbi epatici ed invecchiamento.

CELLFOOD SAM-e: il tuo alleato per la salute (e per fare produrre al corpo le proteine giuste)

CELLFOOD SAM-e è una combinazione di CELLFOOD e S -adenosil-metionina.

Questa combinazione ha i vantaggi del donatore di metile SAM-e unito al CELLFOOD, un nutraceutico in forma colloidale capace di donare ossigeno alle cellule e di garantire al contempo grande capacità antiossidante.

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