Eczemi e sfoghi: sovraccarico tossico nell’intestino?

Eczemi e sfoghi cutanei, ma non solo, anche psoriasi: i modi in cui la pelle ci parla sono tanti e spesso rivelano problemi ben più profondi, ad esempio un sovraccarico tossico nell’intestino.

Il nostro ambiente è denso di metalli pesanti e sostanze chimiche, che si accumulano pian piano nel nostro organismo, creando quello che viene definito Body Burden.

Metalli pesanti e inquinanti hanno un grosso impatto sulla sintesi proteica

I  tedeschi, che hanno creato la  tavola della tossicologia moderna, ci parlano di un fenomeno straordinario: la tua proteina, modificata da un metallo pesante, diventa una omotossina, perché il corpo non la riconosce più.  Quindi, non la sintetizza più. E il sistema immunitario, quando la sintesi proteica non funziona, inizia a mandare segnali.

Siamo un sistema complesso. E spesso la causa di un fenomeno cutaneo sta molto più sotto…in un sovraccarico tossico nell’intestino ad esempio.

Quando abbiamo un’eruzione cutanea, pensiamo subito a mettere una crema. Prendiamo il problema dalla superficie. Ma spesso, gli sfoghi cutanei sono un segnale preciso, come spiega il dottor Bartolomeo Allegrini, clinico, omotossicologo, medico di medicina integrata ed esperto di costituzioni.

La forza energetica centrifuga è molto positiva Vuol dire he il corpo sta buttando fuori qualcosa che altrimenti si terrebbe dentro

Quali sono le avvisaglie di un sovraccarico tossico, soprattutto nell’intestino?

La nostra pelle è un organo. Anzi, è l’organo più esteso che abbiamo.

Un involucro, un insieme di tessuti e cellule che vive, nel quale avvengono  processi chimici ma…non solo.

Noi siamo energia, il nostro DNA è un’antenna.

E la pelle racchiude un sistema complesso, che è il corpo, dove le cellule producono ogni giorno carburante energetico per farci funzionare, ovvero per attivare i processi metabolici.  Ma spesso cattiva alimentazione, stili di vita sbagliati, anche forme pensiero negative o dissesti emozionali portano il sistema a squilibrarsi.

Perciò,  dermatiti, eczemi, sfoghi, anche psoriasi, sono un canale attraverso il corpo ci parla di sovraccarico tossico in molti casi.

Spesso il sovraccarico tossico nell’intestino esce come forma di stress sulla pelle

Come spiega ancora il dottor Bartolomeo Allegrini,

puoi avere persona in sovraccarico chimico, il cui stato di stress esce sulla pelle. Questo organo è  un sistema di informazione e di scambio, lì scorrono tutti i meridiani energetici.

“Hahnemann –continua il medico-  il fondatore dell’omoeopatia, parlava di psora, termine da cui viene la parola psoriasi. Ai tempi il riferimento era alla scabbia, malattia che tormentava gli esseri umani. Il grande medico capì che con la “psora” il corpo eliminava un’informazione di squilibrio.

Anche Ippocrate parlò di asperitas, traduzione latina di psora, intendendo l’insieme delle eruzioni secche fra cui l’eczema. Nella Bibbia, antico testamento, di parla di psarat .

I problemi partono spesso dall’intestino

Il medico sistemico, ovvero colui che legge il corpo umano come un insieme complesso di fattori bio-chimici, energetici, volge sempre lo sguardo alle potenziali cause del problema.

Cosa c’è in squilibrio nel tuo corpo? Perché questo squilibrio esce sotto forma di sfogo, o eczema, o psoriasi?

La medicina sistemica fa il percorso inverso di quella classica, cartesiana, che domina ancora la scena.

Il medico classico attende che emerga la malattia per andare a indagare dentro.

Anche il prurito non va soppresso! Ogni volta che sopprimi, che schiacci giù, si tratta di energia che va dentro, anziché uscire. Bisogna andare alla causa di quel disagio

“Drenaggi e depurazioni sono fondamentali.  Spesso  i problemi partono  dall’ intestino. Il corpo che  va in squilibrio manda più informazioni di allarme.  E la pelle è il suo messaggero preferito.

Arriva la tossina? Il corpo trova le strategie per compensare ma quando non ce la fa utilizza sistemi complessi:  e il problema non si manifesta solo sugli organi colpiti ma anche sulla pelle. Ci informa che c’è un problema interno e  che noi non lo vediamo”.

Come si fa a sapere cosa sta accadendo alla nostra pelle? E quindi nel nostro organismo?

Come si fa a sapere cosa sta accadendo nel corpo? A dire il vero un sistema semplice c’è.

L’unico che riesce in 15 minuti a dirci come siamo messi a vitamine, aminoacidi, minerali, ma anche se abbiamo interferenze da metalli pesanti, elettrosmog, alimenti sbagliati per noi.

Si chiama test dei marcatori epigenetici SDrive. Ma c’è di più. Ci dice anche come sta il nostro sistema immunitario, quello endocrino, quello cardio circolatorio, quello cerebrale!

Questo sistema è il test dei marcatori epigenetici SDrive, che dal bulbo di 3 o 4 capelli compie uno screening di tutto il sistema corpo.

Il capello è il bio marcatore più potente che abbiamo: oggi la bio fisica, unita all’Intelligenza Artificiale, traduce queste informazioni in pochi minuti.

La tua pelle ti parla usando il linguaggio dello sfogo cutaneo: se leggi i messaggi puoi riequilibrare l’organismo, a beneficio non solo della pelle ma di tutte le cellule.

 

 

 

 

 

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